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Le Stazioni di Lawrence: Tappa #2, Sorgono Aspettando il centenario con #BarbagiaExpress
Scritto da MoniaStravolti da una pandemia ci ritroviamo ogni giorno a pensare, che avrei fatto oggi?
Oggi è il 25 Aprile, avevamo un viaggio organizzato con Barbagia Express per Laconi e visita alla Miniera di Funtana Raminosa.
Io oggi virtualmente ho voglia di viaggiare e voi?
Immagino di si!
Ore 8.20 incontro alla stazione ferroviaria di Mandas! Mi raccomando puntuali!
Siete tantissimi, dobbiamo viaggiare sul Locomotore. Che meraviglia!
Io e Alessio siamo li in stazione ad aspettarvi, c’è sempre qualcuno in ritardo, dai su tutti i carrozza che il treno parte! I signori si possono accomodare.
<<Salve a tutti io sono Monia e lui è Alessio, ci siamo sentiti per telefono con tutti voi. Durante il viaggio faremo diverse soste, la prima ad Isili, dove visiteremo il Nuraghe Is Paras>>.
Tiziana, Daniela e Giorgia ci aspettano all’ingresso del Nuraghe Is Paras, le nostre super guide ci mostreranno la bellezza architettonica di un antico popolo, portandoci all’interno della torre centrale , alta ben 12 metri. Li dentro ci sentiamo piccolissimi, solleviamo gli occhi restando meravigliati da tanta grandezza.
Articoli, racconti, pagine di romanzi ci faranno compagnia in queste lunghe giornate primaverili , che ci daranno l’opportunità di avere più tempo per approfondire e pensare a tutto quello che avremmo voluto fare in questi mesi miti e a tutto quello che faremo appena torneremo alla normalità.
Il libro che abbiamo scelto è Miele Amaro.
Il racconto il trenino se ne và.
Oggi più che mai ci riconosciamo in questa frase: "non si fa niente di male a volgersi indietro di tanto in tanto, per rimpiangere sia pure un trenino che gia' era grande in un'infanzia che e' ora lontana quanto la luna".
Salvatore Cambosu spiega la Sardegna, raccontandola nel profondo, “un’isola di sapore diverso e sorprendente come’è diverso e sorprendente il gusto amaro del miele isolano.”
Il sapore amaro, secondo il De Lamarmora, dipende dal fatto che le api visitano di preferenza i fiori del corbezzolo.
Abbiamo scelto uno dei libri migliori, scritto da uno “scrittore dell’identità perduta”, come Pira definì il Cambosu.
“Chi tocca questo libro tocca un popolo.”
I nostri viaggi sul trenino verde della Sardegna sono bloccati dall'8 Marzo, quando ancora la situazione non si definiva così drammatica il nostro team ha deciso di annullare il viaggio. La situazione mano a mano è andata a peggiorare, mettendo in pausa tutte quelle che sono le attività di condivisione in gruppo.
Cosa fare in Sardegna: Il Trenino Verde
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Scritto da MoniaCalendario viaggi Trenino verde Sardegna
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Dopo due anni di chiusura, la linea ferroviaria Mandas Sorgono è stata riaperta nella stagione primaverile 2017.
Diversi gli itinerari che sono stati proposti sotto il marchio Barbagia Express, che hanno riscosso un meritato successo.
Un Viaggio studiato per emozionare, con diverse tappe lungo il percorso.
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Storia delle Ferrovie secondarie in Sardegna
1° luglio 1883, dopo circa 20 anni di progetti e lavori, la rete della "Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde" (le attuali Ferrovia dello Stato) era conclusa.
Tuttavia numerose zone dell'isola restavano prive di qualunque collegamento, e fra queste le più impervie e difficili da raggiungere, come le Barbargie, l'Ogliastra, il Nuorese, nonché la Gallura e il Sulcis: i collegamenti con i porti – e quindi con il resto del mondo- risultavano praticamente inesistenti.
La rete ferroviaria principale doveva perciò completarsi con una rete "secondaria " o "complementare" costruita con criteri economici.
In particolare si sarebbe seguito l'andamento piano-altimetrico del terreno e si starebbe adottato lo scartamento ridotto che avrebbe permesso , riducendo la larghezza della sede ferroviari, un notevole risparmio anche nella realizzazione delle opere d'arte e nel costo degli espropri; tale tecnica rese più agevole anche la penetrazione tra i rilievi montagnosi dell'interno. Di conseguenza, anche il materiale rotabile, era necessariamente più piccolo e leggero. Gli inconvenienti dovuti al trasbordo con i treni FS e alle velocità ridotte, erano comunque inevitabili e trascurabili per quei tempi e ampiamente compensati dalle economie realizzabili. L'armamento previsto era da 21 kg/m.
1885 (22/03) con l'approvazione della Legge n3011, si "dà facoltà al Governo di far concessioni di strade ferrate secondarie nell'isola di Sardegna".
1886 (01/08) il Regio decreto n 4041 consente l'effettuazione di una gara internazionale per "la costruzione e l'esercizio delle strade ferrate secondarie nell'isola di Sardegna". La gara fu vinta da un consorzio di capitalisti italiani [la "società italiana per le Strade Ferrate Secondarie della Sardegna" (SFSS)], mentre alla Compagnia Reale fu accordata solo la linea Iglesias-Monteponi; l'offerta del terzo concorrente, la belga Societé de chimins de fer economiques, fu invece bocciata integralmente. Sorprende come al progetto di Piercy venne preferito quello della SFSS dell'ingegnere napoletano Alfredo Cottrau, ma le tante polemiche furono sopite nel modo migliore: i lavori vennero eseguiti bene e in fretta.
Già il 15 febbraio 1888, cioè 17 mesi dopo la stipula della concessione, erano in funziona la Cagliari-Isili e la Monti-Tempio. Successivamente, il 26 dicembre dello stesso anno la Bosa-Macomer-Tirso.
Il 6 febbraio 1889 la ferrovia giunge a Nuoro. Il 1° marzo è inaugurata la linea Sassari-Alghero e, lo stesso giorno, la ferrovia proseguendo da Isili, raggiunge Meana Sardo, per giungere finalmente al capolinea Sorgono il 3 dicembre 1889.
Il I° aprile 1893 è inaugurata la linea Ozieri-Tirso; lo stesso giorno s'inaugura la tratta Mandas-Nurri e Gairo-Arbatax: il 16 novembre 1893 la ferrovia si spinge fino a Villanovatulo da un lato e fino a Ussassai dall'altro e s'inaugura la diramazione da Gairo fino a Jerzu.
Il 20 aprile 1894 s'inaugura l'intero tratto da Mandas ad Arbatax di 159 chilometri. In totale, la SFSS dispone di una rete ferroviaria di circa 590 chilometri. Tutte le opere vennero realizzate con tre anni di anticipo rispetto alle scadenze previste, procedendo ad una media di circa 300 metri di ferrovia al giorno. Rimanevano ancora altre aree da servire con la ferrovia, tra le quali il Campidano il Sulcis e la Gallura.
Nel 1911 venne costituita a Milano la "Società per le Ferrovie Complementari della Sardegna" (SFCS) che si prefiggeva di costruire e gestire, in concessione, la nuova prevista ferrovia Viliacidro-Sanluri-Villamar-Isili e la diramazione Villamar-Ales.
Il 21 marzo 1912 è approvato il Decreto Reale n. 684 con il quale viene affidata alla SFCS la concessione per la costruzione e l'esercizio della ferrovia lsili-Villacidro, con la diramazione Ales-Villamar. Il progetto e la direzione dei lavori vennero affidati a tre ingegneri sardi: Stanislao e Dionigi Scano e Gracco Tronci.
Tale ferrovia non si attestò però ad Isili, bensì alla stazione SFSS di Sarcidano, distanze quella circa 5 km. Il tratto Sarcidano-Isili risultava perciò in comune con le "Secondarie". L'esercizio delle linee iniziò il 21 giugno 1915.
Il l ° gennaio 1921 la "Società per le Ferrovie Complementari della Sardegna" assorbe le "Secondarie".
Il 23 maggio 1926 vennero inaugurate le linee ferroviarie nel Sulcis della "Società anonima Ferrovie Meridionali Sarde" che stipulò già nel 1915 una convenzione con lo Stato per la costruzione e la gestione delle ferrovie, ma che venne bloccata dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. I lavori iniziarono, così, solo nel 1923 e terminarono appunto nel 1926 per un totale di 114 chilometri di linee.
Nel nord dell'isola, rimane ancora isolato e mal servito l'interno della Gallura.
Il 27 marzo 1927 è approvato il Decreto Reale n. 656 con il quale viene affidata la concessione per la costruzione e l'esercizio dei tronchi Sorso-Sassari-Tempio e Luras-Palau alla "Società anonima Ferrovie Settentrionali Sarde" (SFSS), sfruttando la già esistente Tempio-Luras-Monti delle "Complementari", per consentire il collegamento fra Sassari e Palau.
Il progetto è dell'ingegner Diego Murgia, che successivamente divenne amministratore delegato delle SFSS.
Il 12 maggio 1930 s'inaugura la linea Sassari-Sorso; il 16 novembre 1931 s'inaugura la Sassari-Tempio; il 18 gennaio 1932 s'inaugura la Luras-Palau. In totale l'estensione delle ferrovie secondarie - considerando anche le Ferrovie Meridionali Sarde (112 km) - raggiungeva quasi i 1.000 chilometri.
Nel 1933 la SFSS viene ceduta alla "Strade Ferrate Pugliesi - Società Anonima" con sede a Genova (concessionaria di altre ferrovie in quella regione), la quale, lo stesso anno, muta la propria ragione sociale in "Strade Ferrate Sarde - Società Anonima" (SFS.).
Questo gruppo finanziario acquistava anche la maggioranza delle azioni delle "Complementari": da quel momento in poi le due società, con amministratore delegato il conte Ugo comm. avv. Pasquini, marceranno sempre in parallelo, esercendo 846 chilometri complessivi di linee.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, le ferrovie furono oggetto di bombardamenti (stazioni di Cagliari, Macomer e Arbatax), nonostante ciò consentirono a migliaia di cittadini di sfollare dalle città verso i paesi dell'interno.
Dagli anni '50 inizia il processo di smantellamento delle linee e di sostituzione dell'esercizio ferroviario con autocorse sulle seguenti linee:
I ° luglio 1956: Isili-Villacidro e Villamar-Ales; 14 settembre 1956: Gairo-Jerzu; 21 luglio 1958: Luras-Monti; 31 dicembre 1969: Chilivani-Ozieri-Tirso.
Nel 1971 la Società non è più privata e si trasforma in Gestione Governativa retta da un Commissario. Il 1974 vede la chiusura completa delle linee "Meridionali" del Sulcis.
Il I ° gennaio 1989, dalla fusione delle "Complementari" e "Strade Ferrate", nasce la "Gestione Governativa Ferrovie della Sardegna" (FDS). Febbraio 1997 le FdS vengono date alle Ferrovie dello Stato. Gennaio 2002 le Ferrovie della Sardegna sono nuovamente rette da un Commissario Governativo nominato dal Ministero dei Trasporti. Giugno 2008 le FdS sono trasferite alla Regione Autonoma Sardegna e trasformate nella società a responsabilità limitata ARST Gestione FdS, totalmente controllata dalla azienda regionale ARST società per azioni.
fonte: ARST gestione FdS
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